Conosciuta come la “Sorella dei poveri”, la Beata Maria Clara di Gesù Bambino dedicò la sua vita ad amare e servire gli altri, specialmente i malati e i bisognosi. Il suo lavoro era guidato dall’amore e dalla carità cristiana.
Maria Chiara di Gesù Bambino, giovane aristocratica, rimase orfana molto presto, ma decise di essere una “madre” per gli indigenti. In un periodo in cui era ufficialmente proibito, riuscì a fondare una congregazione religiosa dedicata a questa causa (Francescani Ospedalieri dell’Immacolata Concezione).
Fino alla sua morte, avvenuta nel 1899, superò ogni opposizione ripetendo sempre: “Dove si deve fare del bene, che si faccia!”.
Libânia Albuquerque, meglio conosciuta come Suor Maria Chiara di Gesù Bambino, ha sempre dimostrato uno spirito energico, un forte temperamento, una profonda spiritualità e fermezza di carattere.
Il grido dei più poveri interpellò la sua vita e, per questo motivo, cercò nella vita religiosa la sua via di dedizione totale al servizio dei più bisognosi. Avvertendo chiaramente la chiamata del Signore, nel 1869 entrò nel terz’ordine francescano prendendo l’abito cappuccino presso le Terziarie Cappuccine di Nostra Signora della Concezione, assumendo il nome di Maria Chiara del Bambino Gesù.
Poiché la legislazione portoghese proibiva ogni forma di vita religiosa, il suo direttore spirituale le consigliò di recarsi al monastero di Calais, in Francia, che apparteneva alle Suore Francescane Ospedaliere e Maestre. Fece la professione in Francia nell’aprile del 1871 e tornò in Portogallo il mese successivo come superiora del Convento di San Patrizio e si applicò a un’intensa riforma di questo convento, dando vita a una nuova Congregazione: le Suore Ospedaliere.
Durante i 28 anni di presidenza della Congregazione, accolse un migliaio di suore e divenne una pioniera dell’azione sociale nel suo Paese, fondando più di 142 opere: ospedali, assistenza domiciliare, asili, scuole, collegi, assistenza ai bambini e agli anziani, cucine economiche.
Morì nel dicembre 1899, all’età di 56 anni, vittima di una malattia cardiaca e di una lesione polmonare.
Con la Beata Maria Clara siamo chiamati a essere attenti al mondo che ci circonda e a offrire la nostra stessa vita per i più bisognosi.