Don Rossano Sala ha partecipato la scorsa settimana alle Giornate di aggiornamento del clero del Sud dedicate al tema “Chiesa sinodale, una Chiesa attenta ai segni dei tempi” ad Albufeira. Il salesiano sacerdote ha affermato che la GMG di Lisbona 2023 dovrebbe essere un “opportunità da non perdere” per la Chiesa e per la società.
In una delle conferenze che ha tenuto, intitolata “Giovani evangelizzatori della gioventù. La sfida della GMG 2023”, don Rossano ha sostenuto che questa Giornata Mondiale della Gioventù “è soprattutto un’occasione da non perdere, non solo in termini di contenuti e nuove pratiche, ma soprattutto in termini di stile, di modo di procedere, di cammino condiviso con i giovani”.
“Immagino che, a livello di Chiesa universale, la prossima GMG di Lisbona sarà il grande segno della rinascita e della ripresa dopo la difficile esperienza della pandemia, un arcobaleno di riconfermata alleanza tra Dio e gli uomini”, ha detto.
Per il professore dell’Università Pontificia Salesiana di Roma e segretario speciale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi 2018, ogni Giornata Mondiale della Gioventù è un “laboratorio ecclesiale di rinnovamento”. Per questo la GMG di Lisbona è “un dono, una grazia, prima che una sfida”, ed è importante che non sia un evento isolato, scollegato dalla vita dei giovani, “un momento di fede chiuso e autoreferenziale” o “espressione di una Chiesa eurocentrica o interculturale”.
A suo avviso, l’incontro di migliaia di giovani di tutto il mondo con il Papa promosso dalla Chiesa deve rispettare il “contesto della vita normale dei giovani di oggi”, che è interculturale e multireligioso, oltre a promuovere il dialogo tra le generazioni.
L’Incontro di aggiornamento del clero del Sud ha riunito, dal 16 al 19 gennaio, circa 70 partecipanti, tra cui vescovi, sacerdoti e diaconi delle diocesi di Algarve, Beja, Évora e Setúbal, in un incontro organizzato dall’Istituto Superiore di Teologia di Évora ad Albufeira.
Foto: Agência ECCLESIA/OC