San Giovanni di Brito ha dedicato la sua vita a servire gli altri e ad annunciare il Vangelo. Questo missionario gesuita del XVII secolo viaggiò in India e dedicò la sua vita alla conversione di molti al cristianesimo.
Giovanni de Britto nacque a Lisbona, nel 1647, da una famiglia nobile. Con l’avanzare dell’età, l’amore per Gesù è cresciuto in lui, così come il desiderio di diventare missionario.
All’età di 15 anni entrò nella Compagnia di Gesù e fece il noviziato a Lisbona. Poi fu inviato a Évora, dove fu ordinato sacerdote. In quell’occasione manifestò anche l’intenzione di diventare missionario. Ottenuto il permesso dai suoi superiori di partire per le missioni, si recò in India con 27 confratelli gesuiti.
Conosciuto come il “Francesco Saverio del Portogallo”, dopo essere stato torturato, Giovanni tornò in Portogallo, ma il suo desiderio di “morire in India annunciando il Vangelo” lo fece tornare. Nel 1693 fu arrestato, picchiato e mandato in prigione. Fu quindi inviato a Oriur, dove fu condannato alla decapitazione il 4 febbraio per aver professato la fede cristiana.
Dopo la sua morte furono segnalati molti miracoli e Giovanni de Britto fu beatificato da Papa Pio IX, il 21 agosto 1853, e dichiarato Santo da Papa Pio XII, nel 1947.
La sua festa liturgica si celebra il 4 febbraio.